Entrata giovanissima in Congregazione, nel 1959, dopo la prima professione suor Piagiovanna si è dedicata agli studi infermieristici, conseguendo il diploma di infermiera professionale con funzioni direttive presso la nostra Scuola di Gorizia. Negli anni successivi ha vissuto il servizio agli ammalati negli Ospedali di Pavia e di Portogruaro.
In seguito è stata inviata in missione in Africa e il 26 ottobre 1974 è arrivata a Kossou (Costa d’Avorio); fa parte quindi delle sorelle pioniere della presenza delle Suore della Provvidenza in terra africana. Ciò che l’ha caratterizzata durante tutti i suoi anni di missione è stata la grande passione per l’annuncio del Vangelo, che testimoniava nella catechesi e nella formazione dei catechisti, e il grande zelo apostolico che l’ha resa disponibile ad operare là dove più grande era il bisogno
A Kossou per 13 anni ha curato gli ammalati passando di villaggio in villaggio. Non essendoci ancora dispensari in quella zona, le suore radunavano gli ammalati sotto un albero o nella piazza del villaggio. Quando finalmente è stato loro offerto un posto fisso nel villaggio di Kongouanou, suor Piagiovanna, ispirandosi al nostro Fondatore, nel pomeriggio aspettava con un carretto la gente di ritorno dai campi e domandava loro un po’ di cibo (igname, banane, ecc…) per gli operai che costruivano il dispensario. Nel 1987 è passata a Bouaké per la cura dei bambini malnutriti e per la formazione delle mamme. Durante la guerra del 2002 in Costa d’Avorio, ha scelto, con altre consorelle, di restare sul posto nonostante i pericoli e la grande insicurezza, per essere vicine alla popolazione e dare quel po’ di aiuto che si poteva.
In Togo ha lavorato tanti anni come infermiera al dispensario di Kouvé. In seguito, vedendo il grande bisogno di istruzione ed educazione delle ragazze, soprattutto le più povere e analfabete, si è dedicata a questa missione, aprendo a Ahepé il centro di formazione “Luigi Scrosoppi”.
Nel 2015 è rientrata in Italia per un periodo di cura; anche in questo tempo, spinta dall’amore per la missione, si è dedicata all’animazione missionaria, collaborando con i vari gruppi dei volontari, particolarmente con gli Amici di Padre Luigi.
Ritornata di nuovo in Africa, a Kouvé seguiva, con l’aiuto del sostegno a distanza, i bambini orfani, poveri e abbandonati. Il suo zelo missionario le ha permesso di entrare in relazione con molte persone di buona volontà, suscitando solidarietà e impegno.
Durante la celebrazione del nostro recente capitolo provinciale (agosto 2016) si è deciso di procedere all’apertura di una nuova comunità a Setto, in Benin. Suor Piagiovanna ha chiesto di far parte di questa comunità, che è stata aperta il 26 ottobre 2017, e lì, seppure per pochissimo tempo, ha dato con gioia le ultime energie della sua vita terrena, come per dirci che non dobbiamo aver paura di raggiungere le periferie e di essere Chiesa in uscita.
Il 24 novembre ha avuto una forte febbre; in un primo momento si è pensato ad una crisi di malaria. Portata subito in Togo, è stata curata all’ospedale di Afagnan e poi in quello di Lomé, ma ‘sorella morte’ è venuta per lei la sera del 3 dicembre. Due mesi prima, esattamente il 3 ottobre, l’aveva preceduta nell’al di là suor Pieralba che, come più volte ultimamente ripeteva suor Piagiovanna, la stava chiamando a condividere con lei l’eternità!
Il vescovo di Abomey, diocesi della comunità di Setto, nel suo messaggio di condoglianze rivolto a suor Bruna, superiora provinciale, sottolinea che la morte repentina di suor Piagiovanna è avvenuta il 3 dicembre, giorno in cui è morto San Francesco Saverio, anche lui in una missione di evangelizzazione appena incominciata in Cina. E aggiunge: “Come è difficile trovare una religiosa così ricca di esperienza e felice! Come è difficile trovare un’anima consacrata così coraggiosa e pronta a rischiare la sua vita nel desiderio di continuare nel suo impegno missionario in Africa, nonostante la sua fragile salute!”
Ecco in breve quello che è stata la vita di suor Piagiovanna tra noi in Africa. Insieme vogliamo ringraziare il Signore per la sua vita tutta donata all’annuncio del Vangelo e al servizio dei più poveri e chiediamo al nostro caro Padre Luigi di benedirci e di conservarci nel suo spirito. A lei, che ora gode dell’abbraccio dello Sposo Gesù, diciamo di non dimenticarsi di noi ancora pellegrine sulla terra, ma di intercedere dal Signore per tutte lo zelo e l’entusiasmo nell’annuncio del Vangelo, ovunque ci troviamo.
Le sorelle della Provincia “San Gaetano” – Africa