San Luigi Scrosoppi

 

image002Il prete friulano Luigi  Scrosoppi (1804-1884) è un segno di Dio acceso nel cielo del nostro tempo. Formatosi nel Seminario di Udine, impostò la sua spiritualità su solida base cristo-centrica.

Ebbe per l’umanità di Cristo una attenzione vibrante di fede e di tenerezza. Nel Figlio di Dio incarnato egli vide la prova e la misura suprema dell’amore infinito di Dio per l’uomo.

Volle identificarsi con Cristo come povero, umile, penitente. Scelse questa strada per attuare il motto di S. Paolo: « per me vivere è Cristo ». Anche se appartenente alla Congregazione dei Filippini, visse concretamente inserito nella realtà della Chiesa locale, in piena comunione col Vescovo e vero fratello ed amico dei sacerdoti.

Congregazione delle Suore Della Provvidenza

526Fu fondatore e formatore delle Suore della Provvidenza. Scelse giovani semplici, alla buona, ma innamorate di Cristo e dei poveri. Le formò su questo principio fondamentale: la religiosa, sposa di Cristo, deve diventare « copia » dello Sposo, povero e sofferente.
Questo il ritratto delle prime religiose da lui plasmate: « Semplicità, umiltà, povertà drastica ». Le orientò decisamente alla Carità, lasciò loro questo testamento: « Carità, Carità… salvare le anime e salvarle con la Carità ».

I giovani si sentono attratti dalle vette, amano proposte forti ed eroiche: questo spiega perché fiorì attorno a lui la vita consacrata.

CasaMadre copiaPadre Scrosoppi rivolse la sua preferenza agli ultimi. Trasformò la vecchia casa delle derelitte nel nuovo edificio ora « Collegio della Provvidenza » per le bambine più miserabili, orfane, abbandonate, pericolanti. Mendicò per le vie di Udine e per i paesi del Friuli subendo insulti ed affronti per mantenerle e prepararle alla vita. Predilesse le più povere materialmente, intellettualmente, spiritualmente. Era solito dire: « Queste sono le mie gioie ». Faceva lui da maestro alle più tarde di mente perché imparassero almeno a leggere ed a scrivere.

Si prodigò eroicamente per tutti i poveri. Nessuno bussava invano alla sua porta. Quella di P. Luigi era la casa di tutti. « Poveri ed infermi — soleva dire — sono i nostri padroni. Rappresentano la persona di Cristo ». Con una fede illimitata credeva, pregava, provocava la Provvidenza di Dio, che, del resto, non l’ha mai deluso.

E’ significativo l’elogio fattogli da un giornalista liberale nel 1888: « Ecco un prete che consumò tutto il suo e bussò a tutte le porte per mantenere 300 bambine ».

La vita di p. Luigi Scrosoppi diventa così un messaggio per i sacerdoti, per i religiosi, per la Chiesa del nostro tempo e per noi tutti: attingere da una soda spiritualità energia profetica per una coraggiosa testimonianza di amore preferenziale verso i più deboli e i più emarginati, i nuovi poveri che la società di oggi produce.